Partendo dal presupposto che ogni professionista è personalmente responsabile delle cure da egli stesso svolte, non si può tuttavia non ricordare che, in ambito giuridico, non sempre il riconoscimento della responsabilità segue questo principio dell’individuazione diretta dell’autore delle cure.
Analizziamo una sequenza: il titolare di studio effettua una prima visita, uno studio del caso ed un’analisi degli interventi necessari, descrivendo tempi e costi degli stessi.
Il paziente accetta il piano di cure, venendo informato che parte o tutte le prestazioni verranno svolte da collaboratori. Il tutto ha inizio e, nell’ambito del complessivo piano di cure, il collaboratore si accorge che l’indicazione terapeutica non è corretta: che fare a questo punto?
Secondo il buon senso, secondo il pr...

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