Credo proprio che sia arrivato il momento, alla fine di questa pausa estiva, di pensare ad una pianificazione dell’attività che possa portare al raggiungimento di quegli obiettivi personali e professionali auspicati da ciascuno.
Come ormai sanno in molti, il mio motto é “Hope is not a strategy” e sta fondamentalmente a significare che, se rincorriamo gli eventi, invece di creare un mercato innovandolo, rischiamo di non far parte di quei processi di crescita delle risorse economiche, umane e di mercato. Seppure complessi da realizzare, perché richiedono competenze strategiche di pianificazione, i piani di sviluppo rendono credibile il processo di crescita sul quale bisogna lavorare per costruire il futuro.
In questa visione non bisogna tralasciare neanche quegli aspetti che apparen...

Il contenuto completo è riservato ai soci del Club Arianto

Sei già socio?

Effettua il login