La manipolazione si basa sull'induzione di una dissonanza cognitiva, ossia una contraddizione interna che porta qualcuno a parlare e a pensare in modo contrario a ciò che sente e percepisce o a ciò che un ragionamento logico suggerirebbe.

La sudditanza psichica, implica sempre una dissonanza cognitiva, ecco perché essa è funzionale al potere.

Un prigioniero, ad esempio, si abitua a vedere un benefattore nel proprio carceriere, imparando a negare dentro di sé le emozioni di rabbia e paura, così come la consapevolezza che questi lo privi della sua libertà.

Una donna che rimane accanto ad un marito violento, nega a se stessa che l'uomo che oggi, scusandosi, le ha portato un bel mazzo di fiori, sia lo stesso che ieri l'ha presa a pugni.

Capiamo quindi molto bene perché il potere si...

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