La manipolazione si basa sull'induzione di una dissonanza cognitiva, ossia una contraddizione interna che porta qualcuno a parlare e a pensare in modo contrario a ciò che sente e percepisce o a ciò che un ragionamento logico suggerirebbe.
La sudditanza psichica, implica sempre una dissonanza cognitiva, ecco perché essa è funzionale al potere.
Un prigioniero, ad esempio, si abitua a vedere un benefattore nel proprio carceriere, imparando a negare dentro di sé le emozioni di rabbia e paura, così come la consapevolezza che questi lo privi della sua libertà.
Una donna che rimane accanto ad un mari...
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