Intervista a
Dr.ssa Consuelo Sanavia
Igienista Dentale
Docente in Scienze e Tecniche di Igiene Dentale
Università degli Studi di Genova
Senza ombra di dubbio un adeguato grado di compliance con odontoiatra e igienista dentale porta il paziente ad avere maggiore cura della propria igiene orale, e a seguire con più attenzione consigli e suggerimenti. Quali sono i comportamenti che consiglia di adottare ai professionisti affinchè ci sia un alto livello di compliance con i propri pazienti?
Per ottenere una buona compliance è fondamentale instaurare un rapporto di empatia con il paziente; chi informa non si deve porre su di un piedistallo e lasciare l’interessato in un totale ascolto silenzioso dell’esperto. La comunicazione, viceversa, ha necessità di confronto, di feedback, di interattività tra chi parla e chi ascolta. L’obiettivo del terapeuta non dev’essere quello di fare eseguire le istruzioni date, ma influenzare i comportamenti a volte radicati in abitudini scorrette.
A proposito, invece, di scarsa aderenza alle indicazioni fornite, quali sono gli errori più frequenti commessi dai professionisti?
Fornire delle istruzioni igieniche senza empatia e dare per scontato che i nostri obiettivi, a noi chiari, siano stati compresi ed interiorizzati dai pazienti o fornire delle tecniche difficili da attuare.
Perché è importante misurare il grado di compliance?
Misurare la compliance è il modo per quantificare il grado di aderenza, per verificare quanto la comunicazione sia stata efficace. Cosa bisogna fare quando, ad esempio, noi prescriviamo al paziente di spazzolare i denti due volte al giorno almeno per due minuti, e nel momento in cui lo rivediamo, nonostante lui ci riferisca di aver eseguito tutto alla lettera, rileviamo che i risultati clinici e gli obiettivi sono stati scarsi? Da questa incongruenza è necessario ripartire per cercare di riprendere il percorso comunicativo e capire dove stia il problema.
Con i pazienti in età pediatrica per raggiungere un buon grado di compliance è necessaria, ovviamente, un’attenzione maggiore. Quali accorgimenti bisognerebbe adottare per far sì che i bambini abbiano un rapporto sano con l’igiene orale?
I bambini non hanno bisogno di maggiore attenzione, anzi, con loro è più facile instaurare delle buone abitudini in quanto sono aperti all’apprendimento. Per ottenere dei risultati duraturi nel tempo però è necessario il supporto genitoriale ed è per questo che è indispensabile attuare un “training familiare” dando i giusti suggerimenti su come stimolare e rinforzare positivamente il comportamento del bambino affinchè si radichi l’abitudine corretta.
In quale misura gli strumenti e i presìdi adottati possono aumentare, e perfino condizionare, l’aderenza alle indicazioni date dal terapeuta e aiutare a mantenere costante l’abitudine ad una corretta igiene orale?
Diverse ricerche hanno dimostrato che se il filo interdentale è aromatizzato i pazienti lo usano di più e più volentieri; altri studi clinici attestano che la sensazione che dà un tipo di filamento posto sulla gengiva ne determina la buona accettazione da parte del paziente. Questo la dice lunga sul comportamento umano: se una cosa è più piacevole la si fa con maggiore frequenza.
Un forte contributo alla compliance all’igiene orale in questi anni lo ha dato lo spazzolino elettrico rotante e oscillante, il quale attraverso le sue caratteristiche di maneggevolezza e la sensazione di pulizia profonda dei denti ha aumentato sia la qualità dell’igiene orale sia l’utilizzo dello spazzolino in generale.
Sono inoltre di grande aiuto alla compliance gli spazzolini elettrici che hanno un indicatore o visualizzatore del tempo impiegato per lo spazzolamento, in quanto è dimostrato che il tempo è un fattore determinante per la qualità dell’igiene orale (e che dev’essere almeno di due minuti), mentre mediamente lo spazzolamento viene effettuato in circa 40 secondi.
Quindi, se lo strumento aumenta il comfort del paziente e lo aiuta a raggiungere risultati positivi in termini di salute e benessere orale, verrà da sé che le buone abitudini saranno mantenute nel tempo.
Vincenzo Marra