Quella che stiamo vivendo in questi giorni è una delle situazioni peggiori per la nostra mente. Alimenta una delle nostre paure più grandi: morire di un virus (o di un veleno) sconosciuto, una malattia inguaribile che si diffonde “come la peste”.
La crescita esponenziale dei contagiati ha creato una situazione di disagio profonda, alimentata dai “numeri in tempo reale” che vengono diffusi e Google produrrebbe oltre 46 milioni di articoli per gli effetti del Coronavirus.
E la paura sanitaria distorce le analisi economiche ed i processi decisionali in modo terrificante. In un mio recente intervento video su Facebook, ho citato Daniel Kahneman, premio Nobel per l’economia, a proposito della capacità di saper bilanciare “speranza e paura”. Considerate sempre la differenza che c’è tra ...

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